“Un tempo San Pellegrino viveva su quelle montagne dove adesso c’è il santuario pregando e facendo penitenza. Mangiava soltanto radici e beveva acqua. Pregava e costruiva delle grandi croci di faggio che innalzava qua e la per la montagna. Il diavolo cercava spesso di tentarlo ma non ce la faceva, stanco di sentirlo pregare tutto il giorno pensò di andare a trovarlo di persona e sistemarlo una volta per tutte. Arrivato sulla montagna dette al povero santo uno schiaffo così potente che lo fece cadere per terra tramortito. Il diavolo restò un po’ lì e se la rideva a vedere il santo a terra tramortito. Ma San Pellegrino si alzò e colpì il diavolo con uno schiaffo : forte, ma così forte che quel povero diavolo prese la via attraversando tutta la valle sbattendo la testa contro i monti dall’altra parte. E passò di qua facendo un foro nella montagna e cadde in Versilia. Ecco il perché del Monte Forato, il foro che c’è è quello che fece il diavolo quando San Pellegrino gli dette quello schiaffo..”
Questo è il motivo per cui la Gran Fondo della VERSILIA è diventata Gran Fondo IL DIAVOLO in VERSILIA: dal 2010 abbiamo iniziato una collaborazione con l’Associazione GF del DIAVOLO, che fino al 2009 ha organizzato l’ omonima manifestazione di Borgo a Mozzano, i cui componenti hanno valicato le Apuane (non sappiamo se passando attraverso il Monte Forato…) per venire a darci una mano in Versilia (dall’acqua “SANTA” della Lucchesia all’acqua “SALATA” della Versilia…)
I percorsi si erano snodati attraverso alcuni dei più famosi comuni della Versilia; da Viareggio fino alle colline lucchesi, toccando le località più suggestive del litorale e dell’entroterra.
La manifestazione è partita da viale Bernardini, davanti al Park Hotel Villa Ariston, sul lungomare di Lido di Camaiore dopo circa 15 km gli atleti hanno affrontato la prima asperità della giornata, il Montemagno (lungh. Km 3 pend. Media 4,5%, pend. max 6,5%). Discesa in direzione Lucca, e intorno al 34° chilometro si affronta subito la salita più conosciuta e temuta della Gran Fondo della Versilia, Il Piccolo Mortirolo, che ha portato gli atleti con 5 tornanti a Pieve Santo Stefano dopo 3,7 km con una pendenza media del 6,4% e massima del 13,5%. Bellissimo sguardo su Lucca e la piana lucchese e sui monti pisani. Si è sceso fino a via di Sant’Alessio, si è affrontata la facile salita dei “Poveri Vecchi” (lunghezza km.0,88). Si sale per circa 4 km su un percorso vallonato in mezzo agli ulivi e si riscende verso Orbicciano, da dove si riprende la Provinciale verso Camaiore. E dopo lo strappetto della Mea, 700 mt. con un massimo di 6% di pendenza si gira verso il Monte Pitoro, che raggiungiamo dopo 1 km e mezzo. Discesa del Piantoneto e subito a destra verso Bargecchia-Colli di Pedona (lungh. km 6,85, pend. media 4,9 %, pend max 15,3%). Qui le fatiche del Classic sono finite. Scesi a Camaiore alla rotonda dell’Amicizia i percorsi si dividono, e il Classic torna a casa dopo 102 km e 1658 mt. di dislivello.
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